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Spesso l’impianto di scarico della nostra casa può andare incontro ad usura, guasti e perdite, soprattutto se si tratta di impianti abbastanza datati. È importante individuare immediatamente la presenza di un guasto, così da poter agire tempestivamente. Trascurare un danno all’impianto fognario difatti non si rivela mai una buona idea in quanto con il tempo potrebbe portare a danni ben peggiori e rendere necessaria la sostituzione dell’intero impianto.

Come capire se l’impianto fognario è rotto

Quando è presente un danno all’impianto fognario solitamente è abbastanza facile rendersene conto. In caso di guasto o perdite anomale il primo segnale d’allarme sarà la presenza di cattivi odori, il classico e persistente “odore di fogna“, dovuto al ristagno di liquidi e che non andrà via con alcun rimedio, sia naturale che chimico. Si tratta di un odore che può diffondersi rapidamente in tutte le tubature della casa e dunque può essere presente ad esempio anche in cucina, anche se il danno riguarda le tubature del bagno

Talvolta i cattivi odori possono essere accompagnati anche da suoni o sibillii anomali, che sono sintomo di un errato flusso dell’acqua. Un altro campanello d’allarme che può indicare la presenza di danni all’impianto fognario è il colore dell’acqua che sgorga dal rubinetto. È necessario preoccuparsi se il colore appare giallo o marrone e talvolta emana anche cattivo odore. Occorre dunque prestare molta attenzione a qualsiasi situazione anomala che riguarda il nostro bagno ed intervenire tempestivamente, prima che la situazione e il danno peggiori. 

Controlli per verificare lo stato dell’impianto di scarico

Una volta che vi è il sospetto di un danno all’impianto fognario è importante rivolgersi a soggetti specializzati nel settore al fine di controllare lo stato dell’impianto ed eventualmente intervenire. Esistono diverse tipologie di interventi per capire lo stato dell’impianto di scarico. 

La soluzione più drastica e sicuramente più invasiva è quella di procedere con la demolizione del punto del pavimento o del muro ove si suppone che vi sia il danno all’impianto fognario e controllarne lo stato. Si tratta di una soluzione che può creare diversi disagi e sicuramente molto onerosa, in quanto successivamente sarà necessario anche ricostruire il punto demolito, sostenendo diverse spese aggiuntive. I lavori inoltre potrebbero impiegare diversi giorni rendendo inagibile ed inutilizzabile il nostro bagno per un periodo di tempo indefinito. 

Un metodo sicuramente meno invasivo è la videoispezione, che permette di controllare lo stato delle tubature senza effettuare alcuna demolizione, ma grazie ad una telecamera endoscopica, inserita all’interno delle tubature, sarà possibile visualizzare lo stato dell’impianto e gli eventuali danni. La videoispezione viene utilizzata sia preventivamente, per controllare lo stato delle tubature e la presenza di eventuali danni, ma anche successivamente ad un intervento di riparazione per controllare che sia andato a buon fine. Si tratta sicuramente della soluzione più indicata, pratica e veloce e per la quale non sarà necessario sostenere costi aggiuntivi.

Interventi per aggiustare l’impianto di scarico

Una volta individuato il danno è necessario procedere con la sua riparazione. È di estrema importanza rivolgersi a soggetti specializzati nel settore in quanto un intervento casalingo nella maggior parte dei casi comporterà soltanto un aggravamento della situazione e dei danni, rendendo comunque necessario un successivo intervento professionale, sostenendo costi maggiori. Nella peggiore delle ipotesi, in caso di danni gravi è necessario un intervento di demolizione e successivamente di sostituzione dell’impianto fognario. Si tratta di una soluzione che solitamente riguarda impianti fognari abbastanza vecchi, i cui danni sono talvolta irreparabili. Se invece il danno risulta di lieve entità e il tubo rotto o bucato soltanto in uno o più punti sarà possibile intervenire soltanto nei punti danneggiati, utilizzando la tecnica di risanamento Packer, ricostruendo la parete dei tubi con garze imbevute di resina, poste a tappare il foro da cui il tubo perde e garantendo una massima resa e resistenza nel tempo.

Mentre se la tubatura appare danneggiata in più punti, un metodo efficace e per nulla invasivo è il relining. Si tratta di una tecnica che permette di intervenire per riparare e risanare il guasto senza effettuare alcuna demolizione. In particolare il relining consiste nel rivestire dall’interno la tubatura danneggiata, con il cosiddetto “Liner”, uno strato di composito formato da poliestere rinforzato con fibra di vetro, il quale una volta asciugato ed indurito costituirà un nuovo rivestimento intorno al tubo, estremamente resistente, solitamente con una durata garantita di almeno 50 anni. Si tratta sicuramente della soluzione più pratica e veloce da adottare in caso di danni che riguardano gran parte della superficie delle tubature.

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