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Le tubazioni sono elementi fondamentali per il funzionamento degli impianti idraulici, sia domestici che industriali. Tuttavia, con il passare del tempo, possono subire danni, usura, corrosione o intasamenti che ne compromettono l’efficienza e la sicurezza.

In questi casi, è necessario intervenire per ripristinare le condizioni ottimali delle tubazioni e prevenire eventuali problemi più gravi, come perdite, allagamenti o contaminazioni dell’acqua.

Ma come scegliere tra sostituire o risanare le tubazioni? Quali sono i criteri, i costi e i vantaggi di ciascuna soluzione?

In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, fornendo alcune indicazioni utili per orientarsi.

 

Sostituzione e risanamento delle tubazioni: Quando è necessaria?

La sostituzione delle tubazioni consiste nel rimuovere le vecchie condutture e installarne di nuove, più moderne e resistenti. Questa operazione richiede l’interruzione dell’erogazione dell’acqua, lo scavo delle pareti o del pavimento dove sono alloggiate le tubazioni e la successiva ricostruzione delle superfici danneggiate. Si tratta quindi di un intervento invasivo, costoso e lungo, che comporta anche dei disagi per gli utenti e per l’ambiente circostante.

Il risanamento delle tubazioni, invece, consiste nel riparare le condutture esistenti senza rimuoverle, utilizzando tecniche non distruttive che non richiedono scavi e demolizioni.

Queste tecniche si basano sull’inserimento di una guaina flessibile all’interno delle tubazioni, che si espande e si adatta alla forma delle stesse, creando una nuova parete interna impermeabile e resistente. In questo modo si eliminano le perdite, gli intasamenti e la corrosione, senza alterare il diametro e la portata delle tubazioni. Si tratta quindi di un intervento rapido, economico e poco impattante, che garantisce anche una maggiore durata delle condutture.

La scelta tra sostituire o risanare le tubazioni dipende da diversi fattori, tra cui lo stato delle condutture, il tipo di materiale, la dimensione e la complessità dell’impianto, il budget a disposizione e le normative vigenti. In generale, si può dire che la sostituzione è consigliata quando le tubazioni sono troppo vecchie, danneggiate o inadeguate agli standard attuali, mentre il risanamento è preferibile quando le tubazioni sono ancora in buone condizioni ma presentano dei difetti localizzati o puntuali.

 

Come si svolge

La sostituzione delle tubazioni richiede l’intervento di personale qualificato e autorizzato, che deve seguire le norme di sicurezza e le disposizioni dell’autorità competente. Il processo si articola in diverse fasi:

– progettazione dell’impianto nuovo, in base alle esigenze del cliente e alle caratteristiche dell’edificio.

– Richiesta dei permessi necessari per effettuare i lavori.

– Disattivazione dell’erogazione dell’acqua e la chiusura delle valvole di sicurezza.

– Scavo delle pareti o del pavimento dove sono alloggiate le vecchie tubazioni.

– Rimozione delle condutture obsolete e il loro smaltimento secondo le norme ambientali.

– Installazione delle nuove tubazioni, con i relativi collegamenti e accessori.

– Verifica della funzionalità e della tenuta dell’impianto nuovo. 

– Ripristino delle superfici danneggiate con materiali idonei.

– Riattivazione dell’erogazione dell’acqua e la consegna dei lavori al cliente.

Mentre il risanamento delle tubazioni, può essere effettuato da aziende specializzate che utilizzano sistemi innovativi e brevettati, come il metodo Tubus System o il metodo Idroblu. Il processo si svolge in pochi passaggi:

– ispezione delle tubazioni con telecamere a circuito chiuso, per individuare le zone da risanare e valutare lo stato delle condutture.

– Pulizia delle tubazioni con getti d’acqua ad alta pressione, per eliminare le incrostazioni e i residui presenti.

– Inserimento della guaina flessibile all’interno delle tubazioni, tramite un apposito dispositivo che la spinge e la gonfia con aria compressa.

– Polimerizzazione della guaina, che si indurisce e si adatta alla forma delle tubazioni, creando una nuova parete interna liscia e impermeabile.

– Taglio delle aperture necessarie per i collegamenti e gli scarichi, con una fresa rotante controllata a distanza.

– Controllo finale della qualità e dell’efficienza del risanamento.

 

È vantaggioso farlo?

La sostituzione e il risanamento delle tubazioni sono due soluzioni che presentano dei vantaggi e degli svantaggi, a seconda dei casi. In generale, possiamo dire che la sostituzione delle tubazioni è vantaggiosa quando si vuole rinnovare completamente l’impianto idraulico, adeguandolo alle norme vigenti e alle esigenze attuali. senza contare che permette di scegliere tra diversi materiali e tipologie di tubazioni, in base alle proprie preferenze e al proprio budget.

Purtroppo però non è un intervento né economico né rapido e questo potrebbe arrecare dei disagi all’utente, senza contare che si deve prevedere il corretto smaltimento del vecchio impianto idrico in modo tale da non arrecare danno all’ambiente.

D’altro canto invece il risanamento delle tubazioni è vantaggioso quando si vuole riparare le condutture esistenti, senza doverle sostituire.

In più, offre dei benefici in termini di risparmio economico, di rapidità di esecuzione, di riduzione dei consumi idrici e di salvaguardia dell’ambiente.

Tuttavia, anche questa tipologia di intervento presenta un rovescio della medaglia legato al fatto che ha una limitata applicabilità, ed alla mancanza di una normativa specifica.

Tirando le somme allora, conviene sostituire o risanare le tubazioni?

Non esiste una risposta univoca, dipende da molti fattori, che vanno esaminati attentamente prima di prendere una decisione.

Per questo motivo, è sempre consigliabile richiedere un sopralluogo e un preventivo da parte di professionisti del settore, che possano fornire una consulenza personalizzata e indicare la soluzione più adatta a ogni tipo di situazione.

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