+39 010 2474607 info@sangoi.it

Tutti gli edifici hanno un impianto fognario, un sistema cioè che raccoglie e trasporta le acque reflue provenienti dagli scarichi. Ma come le raccoglie, e dove le trasporta? In questo articolo cerchiamo di spiegare in maniera semplice e (speriamo) chiara il meccanismo di funzionamento.

COME FUNZIONA UNA FOGNATURA 

Partiamo con il dire che la fognatura è un complesso sistema sotterraneo che raccoglie non solo le acque domestiche usate per lavare e lavarsi o quando utilizziamo i servizi igienici, ma anche le acque urbane raccolte in strada dalle caditoie e le acque industriali scaricate da edifici o impianti in cui si svolgono attività commerciali o produttive.

I vari liquami vengono quindi convogliati in diversi tratti, ognuno con la propria funzione:

  • la canalizzazione elementare delle acque delle utenze in uscita avviene nel fognolo
  • da qui l’acqua viene portata fino all’allaccio della fogna vera e propria, dove finiscono anche gli scoli stradali
  • infine, tutti i liquidi arrivano nel collettore, che li porta all’impianto di depurazione e/o all’emissario, la parte finale della fognatura. Dopo essere state sottoposte a opportuni trattamenti chimici e filtrazioni che le privano di tutte le sostanze di scarto, le acque vengono re-immesse in mare o in altri corsi d’acqua.

ACQUE BIANCHE E ACQUE NERE [P]: LE DIFFERENZE

Le acque reflue si distinguono in:

  • acque bianche: sono quelle utilizzate per attività urbane (es. il lavaggio delle strade) o per il raffreddamento degli impianti industriali, e quelle pluviali o meteoriche di dilavamento provenienti da strade, tetti, parcheggi, etc. Le acque bianche non sono ritenute nocive per la salute pubblica
  • acque nere: sono caratterizzate da una elevata concentrazione di sostanze dannose per l’uomo e per l’ambiente e comprendono le acque nere propriamente dette (fecali, prodotte dagli scarichi dei servizi sanitari, WC e vasi igienici), le acque grigie provenienti da docce, vasche, lavabi e lavandini, le acque saponate grasse, il risultato dell’utilizzo di lavelli e lavastoviglie delle cucine, lavabiancherie o lavatrici delle lavanderie, e infine le acque di scarico industriale

    Impianti di scarico domestico [p]: come si smaltiscono le acque reflue

    L’acqua di scarico prodotta in casa viene smaltita dall’impianto domestico. I singoli apparecchi e i grandi elettrodomestici sono collegati attraverso tubazioni di vario diametro e con varie pendenze alla colonna di scarico verticale, una serie di tubazioni rettilinee raccordate tra loro che trasportano le acque reflue fino al collettore dell’impianto fognario comunale o, in caso di abitazioni di campagna o isolate, alla fossa settica. L’impianto di scarico deve inoltre avere uno sfiato di ventilazione sul tetto.

    Gli impianti di scarico domestico possono essere:

    • a tubazione unica: le acque bianche e quelle nere confluiscono in un’unica colonna di scarico
    • a doppia tubazione: lo smaltimento delle acque reflue avviene separando le bianche dalle nere. 

    Pur essendo da un punto di vista funzionale molto più efficace e igienico, quest’ultimo sistema è tuttavia piuttosto costoso: ecco perché nei nuovi condomíni o edifici su più piani si continuano a realizzare impianti a tubazione unica, con sanitari incolonnati uno sopra l’altro. 

    SISTEMA MISTO E SISTEMA SEPARATO: LE DIFFERENZE

    Anche per quanto riguarda gli impianti fognari urbani possiamo distinguere tra 

    • sistema misto: raccoglie nella stessa canalizzazione sia le acque civili e industriali che quelle di origine pluviale: in questo modo, lungo il percorso, le portate in eccesso defluiscono direttamente nei corsi d’acqua
    • sistema separato: è costituito da due tubazioni distinte, una che porta le acque di scarico civili e industriali verso il depuratore, e l’altra che raccoglie esclusivamente le acque meteoriche, convogliandole verso i corsi d’acqua.

    Caratteristiche di un impianto fognario a norma

    Negli ultimi anni la sensibilità verso la questione ambientale è aumentata, quindi anche per quanto riguarda le fognature è necessario rispettare gli standard previsti dalla legge, per realizzare impianti che non generino spurghi, odori, fumo e rifiuti inquinanti.

    A tutela della salvaguardia di un sistema pulito e salubre il Governo ha emanato già a patire dal 2005 un Testo Unico per l’Ambiente che regolamenta gli scarichi delle acque nere e bianche domestiche, industriali e urbane, definendo autorizzazioni, limiti e vincoli. 

    La normativa per lo scarico delle acque nere prevede anche sanzioni amministrative molto pesanti che variano da un limite minimo di 6.000 € a un limite massimo di 60.000 €: ecco perché è fondamentale rivolgersi a profesionisti qualificati per realizzare un impianto forgnario perfettamente a norma.

    CONTATTACI PER INFO E PREVENTIVI